Birmania: il dramma dell'esodo dei Rohingya
- GlobalFriends
- 16 ott 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Non si placa la fuga della minoranza musulmana dei Rohingya proveniente dal Myanmar: da fine agosto quando sono iniziati gli scontri tra le forze di sicurezza birmane e i Rohingya, migliaia di persone hanno lasciato lo stato Nord-Occidentale del Rakhine superando il confine ed entrando in Bangladesh.

I Rohingya, sono un gruppo etnico della Birmania, di cui però non abbiamo certezza riguardo all'origine: alcuni credono che siano indigeni dello Stato del Rakhine (Birmania), altri invece pensano che si tratti di musulmani originari del Bangladesh immigrati in Birmania durante il dominio britannico.
La maggior parte di loro vive nello Stato del Rakhine, in una zona dove la maggior parte della gente è buddista, e sono perciò considerati immigranti illegali.
Nel 1982 è stata tolta loro la cittadinanza birmana in quanto, secondo alcuni sarebbero immigrati dal Bangladesh dopo il 1823, quando il Myanmar divenne una colonia britannica.
Essendo senza cittadinanza quindi questo gruppo etnico ha limitazioni riguardo all'istruzione, alle proprietà di terreni, alla sanità e non ha il diritto di voto; nel 2016 il governo ha ritirato loro le carte di identità temporanee, rendendoli apolidi al 100%.
La discriminazione verso di loro va avanti da anni, e sono spesso chiamati "la minoranza più perseguitata al mondo", le testimonianze infatti parlano di incendi a villaggi, violenze indiscriminate contro donne e bambini e miseria.
Né l'ONU né altre agenzie di diritti umani sono ancora potuti entrare in Myanmar per verificare cosa stia succedendo veramente, ma ci sono pochi dubbi sulle storie di violenza feroce raccontate da chi è fuggito.
Un fiume di persone ha varcato il confine con i propri averi, verso una salvezza che sembra ora essere il Bangladesh: ed è proprio nelle zone di confine che l'Unhcr si prepara all'arrivo di questa popolazione e si sta coordinando con le altre Ong affinché il dramma umano non si trasformi in una catastrofe umanitaria.
Vaccini. Sono circa 900mila le dosi di vaccini messi a disposizione dall'Onu e destinate a profughi e popolazioni ospitanti in quella che è la seconda campagna di vaccinazioni contro il colera più grande della storia dopo Haiti. Le cure saranno distribuite a Ukhiya e Teknaf dove da Agosto 2017 sono arrivati circa 500 mila Rohingya che si vanno a sommare a quelli giunti in precedenza.
Comments